CERERE, dea romana dell'agricoltura. ARA, altare dei sacrifici. In onore della divinità. Per amore della verità, i grandi imperi che ci hanno preceduto adoravano la ricchezza che la terra forniva loro. Oggi è venerato l'ufficio del grande edificio, quello che ancora rimane, tra tanti rimaneggiamenti, come l'unico difensore di quella ricchezza. Oggi chi pensava "meglio un ettaro che diecimila metri quadrati ha la corda al collo". Oggi vediamo cosa sta succedendo nella nostra terra. La sua estensione raggiunge un futuro incerto a causa della sua oscurità. Quando attraversi la porta non puoi vedere nulla. Incatenati alle loro decisioni. Ma, se un collegamento è stato interrotto, qualcosa è andato storto ed è liberato dalla sottomissione. La Terra è più forte e si difende, non la vogliono sacrificare perché qualcuno ha pensato che valesse la pena arare, arare, seminare e conservare. Lei è immensa e così sono i suoi frutti. Rinasce il desiderio di proteggerla. Non è in vendita. MONCHOLC, fino ad oggi. Pagina: 120.                        Dott. Abad

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